Verso una realtà significata – Mostra personale di Lorenzo Vale
Dal 9 al 24 marzo, le sale espositive del Museo ArTchivio Smaltoteca ospitano le opere originali del pittore friulano Lorenzo Vale. L’evento è realizzato in collaborazione con la Fondazione Attilio Granata – Franco Braghieri; la presentazione è a cura dello storico d’arte Luca Nava.
Lorenzo Vale è nato nel 1973 a Gemona del Friuli. Dopo aver frequentato alcuni corsi di Storia dell’Arte a Udine presso la Facoltà di Beni Culturali decide di spostarsi a Venezia dove si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti con Angela Vettese e ha come Maestri Ennio Finzi e Riccardo Guarneri.
Deciso a conoscere da vicino le opere d’arte presenti nelle città d’Europa compie alcuni viaggi di formazione dalla Spagna alle Fiandre, dall’Inghilterra alla Germania all’America e ha modo di confrontarsi con modi e stili pittorici a lui congeniali. Interessato alle teorie dell’arte, della percezione e del colore, consegue l’abilitazione all’insegnamento tra Padova e Venezia con Giovanna Rizzetto.
Nel 2004 la Galleria d’Arte Moderna di Udine premia un suo ritratto, mentre tre anni dopo la Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia seleziona e acquista un suo Polittico. Nel 2010 partecipa con un’opera alla “Collezione 7 x 11, la Poesia degli Artisti”, una mostra itinerante curata da Marco Fazzini. Nel 2011 la città di Trieste ospita, presso la Sala Comunale d’Arte, una sua personale. L’anno successivo Francesca Agostinelli presenta Una Nuova Visione (Interazioni a Udine); qui e in seguito la Storica dell’Arte Agostinelli evidenzia come
“La pittura di Lorenzo Vale diviene momento denso di stratificazione in cui l’immagine nasconde trappole che conducono l’occhio del visitatore verso territori nuovi. Dove l’evidenza si carica di significati simbolici e misteriosi, mentre i sogni acquistano valore attraverso associazioni libere e imprevedibili. Rimane un senso di colta felicità, dove il sapere sposa l’imprevisto e il gioco intellettuale bacia l’esuberanza di forme, colori mai paghe della propria evidenza ma pronte a nuovi inquietanti quanto infantili stupori”.
Nel 2013 le acqueforti dell’artista friulano sono presenti presso le prestigiose mostre ospitate nella Casa Natale di Raffaello a Urbino (Meravigliosa Natura, il Paesaggio inciso nel XX secolo) e a Villa Manin di Passariano (I sogni che volano, l’inchiostro nel segno).
Nel 2015 il Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università di Udine organizza una mostra dal titolo Lorenzo Vale, Pittura Viaggio Infinito presentata e curata dallo storico dell’arte Gilberto Ganzer che nel catalogo evidenzia come
“all’artista il sapiente ritorno al “mestiere” nella riappropriazione della “tecnica” serva per gettare meglio i propri occhi al di là di un solo orizzonte tangibile. In questo senso -continua il critico-lo straniamento del reale è una proposta non solo onirica ma anche ironica e critica che riscatta la banalità di una contemporaneità nella quale l’artista è attore e partecipe e dove rientra dopo aver sperimentato l’emozione di ricordi che non devono andare perduti”.
Recentemente le pitture e le incisioni dell’artista sono state presentate a Venezia, presso la Galleria Arkè, a Trieste presso la Sala del Consiglio Regionale, a Pordenone (Endgame, Sala espositiva della Biblioteca), Castelfranco Veneto (La natura del silenzio, sala del Teatro Accademico), Venezia (Sono i segni per dire che amo, Mac, Micromega Arte e Cultura).
Nel 2020, Velasco Vitali lo invita a partecipare alla Collettiva La teoria delle impronte, a Bellano (Lecco), con altri grandi artisti dell’arte contemporanea.
Tra gli ultimi riconoscimenti si segnalano: opere finaliste nei concorsi “Mulitsch”, Gorizia; “Marchionni”, Villacidro, Sardegna, 2021; “Premio Mestre di pittura” (2019), Premio Tiepolo d’Oro (2021), Premio Arte Mondadori 2022. Franco Avicolli, in un testo di presentazione presso lo Spazio Micromega a Venezia scrive:
“Ciò che colpisce dell’opera di Vale è l’atmosfera tersa che è come un invito a guardare, come uno stimolo ad osservare i corpi e gli elementi di cui sono fatti, come a ribadire che ciò che appare è proprio ciò che si vuole mostrare. E mi sembra un gesto creativo coraggioso in questo nostro tempo (…) un tempo in cui per continuare ad essere è necessario essere ciò che non siamo”.
Lorenzo Vale realizza le sue opere nello Spazio di via Divisione Julia 6 a Udine.




