Collezione Rodolfo Zito

Un gigante del colore tra modernità e tradizione

La collezione di dipinti del pittore calabrese Rodolfo Zito sono il riflesso dell’epoca chiamata “il secolo breve”: un’epoca di passaggio che emerge nello stile di Zito, artista apprezzato anche a Papi e sovrani di tutto il mondo.

La vita e le opere di Rodolfo Zito

Rodolfo Zito, nato a Molochio in provincia di Reggio Calabria, il 12 aprile del 1924, è stato un pittore e scultore autodidatta. Artista di fama mondiale, è considerato uno dei maestri della pittura del XX secolo. Agli amici usava dire di considerarsi «anche un poeta».

Sin dall’infanzia, avverte sensibilità artistiche, segni precoci, che presagiscono un futuro nel mondo dell’arte. La sua fanciullezza è segnata da episodi che, pur sembrando aneddoti, lo accomunano ai grandi maestri del passato.

Studente svogliato, alle claustrofobiche aule della scuola preferì bighellonare nei meravigliosi dintorni del suo paesetto aspromontano, in mezzo alla natura, che immortalerà su fogli di carta occasionali. Ma, di contro, allievo precoce del Maestro Antonio Cannata da Polìstena, che lo avvierà all’arte del fresco che molto utile gli verrà negli anni futuri.

Dopo varie peripezie legate al servizio militare, giunge a Roma dove, in principio, si fermerà per altri motivi, significativo, infatti, è l’incontro con la sua futura moglie: Luisa.

Madonnaro, disegnatore di fumetti, cartellonista pubblicitario, autore di pastorali settecentesche per gli antiquari di Roma, espone per la prima volta nel 1970 in una collettiva a Rimini nella “Galleria Maga”.

Due anni dopo, nel 1972, con una mostra personale che si terrà presso la “Galleria San Marco” di Roma, presentò la sua Opera al grande pubblico.

Oltre al pubblico, anche la critica ha manifestato il suo consenso decretando la meritata consacrazione. E sulle ali di quel successo esporrà ovunque sia stato chiamato a rappresentare l’Arte italiana: Bergamo, Beirut, Riad, New York, Las Vegas, Caracas, Buenos Aires, Parigi, Reggio Calabria, Kuwait City, Lugano, Zurigo, Marbella, Aprilia, senza dimenticare, ad intervalli discontinui, le numerose esposizioni fatte nella sua città di adozione che è stata Roma. Durante il “tragitto artistico” è stato apprezzato da Papi e Presidenti di Stato, Re e Principi Arabi, Politici ed Artisti di tutti i generi, Poeti e Scrittori, Giornalisti e Critici e, soprattutto, dalla gente comune che gli ha voluto anche bene e gli ha dimostrato sempre una vera e sincera amicizia.

Ed ovunque sia stato ospite ha collezionato numerosi premi ed altrettanti riconoscimenti. Rodolfo Zito è stato e rimarrà uno dei giganti dell’Arte. Un gigante della pittura. Un gigante del colore che, grazie ad un certo machiavellismo, procura a ciascuno di noi l’impressione di essere, noi stessi, dei giganti. Uno spettatore gigante, uno spettatore che non si stancherà mai di riempire i propri occhi di quella apoteosi di colori che è un’opera di Zito. Uno spettatore che gli rimarrà fedele per sempre.

Oggi, le sue opere fanno parte anche di importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Muore a Roma il 4 dicembre del 1995.

 

z3/xx. Politica 60x80 cm 1988
zito-sogno
33/45 Sogno senza tempo 80x60 cm 1988
15/1 Apoteosi di kuce 160x120 cm 1988